MERCOLEDI´ POMERIGGIO DA PIENONE. PER IL DERBY SUGLI SPALTI CIRCA TRECENTO PERSONE.

21-10-2011 13:55 -

SUGLI SPALTI IL SAPORE DELLA SFIDA D´ALTRI TEMPI. S´ACCENDE IL DERBY DELLA PASSIONE SFEGATATA. GRASSINA - ANTELLA VALE MOLTO DI PIU´ DELLA QUALIFICAZIONE ALLA COPPA TOSCANA.
Di Emanuele Baldi - La Nazione - giovedì 20 ottobre 2011.
Il 31 va a Grassina, il 32 all´Antella. Ma quando nel paesone della Processione c´è la tombola e viene estratto il numero del bus che porta alla frazione "di là dal poggio" si ricorre al cervellotico "trentuno più uno" pur di non impestarsi la bocca con il numeraccio simbolo dagli anellini, il dispregiativo di antellesi. Grassina e Antella, il gatto e ilo topo, "quelli che sciacquavano i panni ai fiorentini" contro "i piantatori di cipolle". Così è da sempre.
Ieri con le zuppe nel capo a "quei contadini" o le "corse dietro a quei tonchi rossi dopo la partita", oggi, con le battute velenose su Facebook, tra i ragazzini delle compagnie paesane, quelle dei motorini piantati per pomeriggiai giardini sotto cieli di piombo, tra una Marlboro e una Beck´s, la pomiciata dietro il bar e gli spintoni alla discoteca dell´Antella. E´ più borgo l´Antella, artigiana e spigolosa, più "metropolitana", anche solo per il traffico che sembra quello di Barcellona, la godereccia Grassina che ha pure l´ardire di suddividersi in quattro contrade confezionando il paradigma perfetto del pensare toscano: più ci si divide e meglio è.
Ieri comunque c´era il derby. Dopo 17 anni rossoverdi e baincoblù sono tornati a sfidarsi a pallone. Roba grossa. Coppa Toscana di prima categoria, "evento" che altrove porta sui gradoni tre nonni e un paio di fidanzate. Ma qui è diverso: c´è in ballo il piedistallo "del più ganzo". Così corrono in 350 al campo sportivo del Grassina, riparato dai finestroni della Casa del Popolo, dove tra un caffè e una spuma al cedro si guarda la partita anche la barista. Due paesi di campagna che fanno storia più di un capoluogo (che qui sarebbe Bagno a Ripoli: ma è solo "una appendice di Firenze"), due squadre che scaldano il cuore assai più di quanto riuscisse a fare la Valdema, società nata da una fusione a freddo che provò inutilmente a unire due poli che si respingono da una vita. Ci sono gli striscioni qua come allo stadio. E le bandiere e pure le felpe colorate. " Mi viene i lucciconi quando vedo rossoverde" dice un anziano. Cinque minuti dopo passa il coetaneo antellese con nipotino: " Son più bischero io venir qui alla mia età... ma un ce la facevo a stare a casa". Vincerà il Grassina, alla fine: due a zero. Ma questa è cronaca sportiva, il resto spaccato sociale. Il coro "Vu potete avviarvi a cena, vi si diaccia la pasta" intonato agli antellesi vale più di un tomo di sociologia di provincia. Così come gli ammicchi sessuali del macho antellese sulla lavandaia di Grassina. Il resto, si può dire, è noia. La stessa che spingeva un personaggio mitologico grassinese a prendere la macchina tutte le sere, arrivare alla rotonda di Ponte a Niccheri e "farsi dare la precedenza da quelli dell´Antella".


Fonte: La Nazione del 20 ottobre 2011