SIAMO ALLE SOLITE....

23-04-2011 16:01 -

Anche questa stagione volge al termine. Puntuale come ogni anno radiomercato comincia a proiettarsi nella prossima. Non si sono ancora chiusi i giochi e i direttori sportivi cominciano a cambiare casacca, gli allenatori cercano " nuovi stimoli" e quindi nuove panchine, i giocatori, senza considerare affatto quello che hanno espresso nella passata stagione sportiva, cercano nuovi migliori orizzonti e per questo si affidano ai mediatori per essere presentati alle società più in vista o meglio quelle che vendono più fumo. I presidenti si fanno, a loro volta, ammaliare da belle speranze e gloriosi risultati: badate per tutti o quasi i risultati sono solo quelli sportivi, poco contano quelli di altro tipo. Poco conta aver chiuso la stagione senza più stimoli sportivi, magari con qualche debituccio, magari non onorando appieno le promesse fatte ad inizio stagione. Magari in alcuni casi si è sospesa l´erogazione dei lauti rimborsi promessi ai giocatori fino da novembre, cioè a stagione appena iniziata. E il circo riparte. Nuove promesse, nuovi ingaggi o meglio inganni, dove però l´ingannato è perfettamente consapevole che la promessa non verrà mai mantenuta, ma il mondo del calcio va avanti così. Anno dopo anno. Quanta onestà intellettuale c´è allora nelle varie componenti? Tutti sanno, tutti parlano a voce bassa. Si perché la cosa non ha molto del legale sia dal punto di vista sportivo, che civile, che fiscale. In primis i dirigenti federali che dovrebbero controllare l´esattezza delle voci che circolano e magari agire investendo la magistratura federale, non si muovono. Circolano da troppe parti tanti soldi a livello dilettantistico. Rimborsi ai giocatori e agli allenatori che sono molto al di sopra degli stipendi medi di tanti lavoratori. Tutto naturalmente "al nero".Esentasse. Da dove arrivano questi fondi ? I Presidenti "nuovi paperoni" come li giustificano fiscalmente ? Magari hanno aziende con lavoratori in cassa integrazione ... E fiscalmente denunciano redditi non proporzionati. Altri si fanno trascinare nel vortice e giunti alla resa di conti poi non possono mantenere gli impegni ...
Ci sono i giocatori che credono di essere professionisti. Dilettanti che vogliono campare alle spalle del dilettantismo. Autentici sbandati del pallone. Alcuni anche con famiglia a carico. Chiedono e pretendono "stipendi". Vogliono guadagnarsi il da vivere "giocando" a pallone con le loro capacità da "dilettanti" o ex professionisti da pensione.
C´è un esercito di mangiapane che vuole vivere alle spalle del calcio dilettantistico memore di fasti e periodi migliori. Tutti scimmiottano i professionisti. Tutti sono intenditori e mediatori. Tutti promettono un arrosto che non c´è. Al limite, quando va bene, fanno annusare solo fumo. E per questo pretendono soldi.
Ci sono poi gli avventurieri. Persone di poco scrupolo. Ammaliatori truffaldini. Che promettono, promettono e mai mantengono: a tutti. Al massimo qualcuno va avanti con qualche investimento fintantoché l´Amministrazione Comunale di turno garantisce o fa sperare loro lauti affari: poi il nulla. Spariscono. Gli sportivi si guardano intorno ( e sono sempre meno), le società gloriose e di gran blasone falliscono. Le più fortunate si rigenerano ripartendo da miti pretese.
Senza arrivare a questo non sarebbe più logico fare un passo indietro. Tutti. Rimodulare il calcio dilettantistico secondo le possibilità. Facendolo ritornare ad essere un "gioco". Ritornando tutti a praticare sport ...