Il pensiero (non sempre giusto) di Calciocapace...

11-09-2007 -

Grassina - Lanciotto (seconda di andata). Una grande lotta fra piccole squadre

Di ritorno dalla 64° Mostra internazionale d´Arte Cinematografica di Venezia, dove insieme alla riottosa Doni, la quale gli preferiva lo scintillio dei cristalli sul Canal Grande, dove ho assistito alla retrospettiva sullo "Spaghetti Western" ritrovando i sogni della mia infanzia e commovendomi nel rivedere in carne ed ossa i "Ringhi e Gringos" sopravvissuti, ormai sbarellati e macilenti ricordare quell´epopea.
Dunque dicevo... riportato al "pascolo" sul Pratomagno la "parte migliore di me" mi sono accordato con il fedele Terzomo e insieme siamo andati a vedere la disfida tra due delle squadre del comprensorio fiorentino.

Difficile capire una partita così se non si conosce a fondo la realtà dell´eccellenza, campionato dove prima di tutto nessuno vuol retrocedere, senza prima aver fatto i salti mortali per rimanerci. poi se si vince il campionato, Meglio!!!.. Non perdere la categoria per quasi tutte le società è un po´ come vincere il torneo. Anche coloro che sono a punteggio pieno si preoccupano prima della bassa classifica poi del vertice. Restare in eccellenza per i dirigenti è fonte di grande soddisfazione. Purtroppo qualcuno il campionato deve vincerlo, e se lo vince una società che storicamente non é abituata a militare in serie D la promozione sul campo diventa fonte di grande preoccupazione e consapevolezza di andare a fare un salto in meandri ignoti che obbligano a cambiare abitudini e modo di lavorare. Quindi ecco spiegato il perché dell´atteggiamento prudente che Grassina e Lanciotto hanno mostrato nel corso del match. Due neopromosse con organici cambiati quasi integralmente vogliono vederci chiaro nel loro futuro e intanto tirare a far punti.
Il Grassina del presidentissimo Castrucci e del segretario generale, l´immarcescibile Colucci, esordiva al comunale di Ponte a Niccheri dopo aver perso all´inizio dell´estate l´assegnazione dell´impianto sportivo di proprietà del comune di Bagno a Ripoli a favore della nuova società di pura lega giovanile tal "Belmonte". L´impianto in oggetto il Grassina lo può usare per le sole partite di eccellenza e dietro pagamento di lauto affitto alla nuova società che lo gestisce. Per tutto il resto, juniores, sede, allenamenti ecc..deve arrangiarsi presso altre strutture e in particolare con quelle del Firenze Sud-Albereta, situate nel comune di Firenze. La vicenda é costellata di smaccata ipocrisia di tutte le parti interessate per cui Eupalla suggerirebbe di fare come Dante. Il Sommo Poeta non avrebbe avuto dubbi e metterebbe tutti all´inferno e precisamente nella VI bolgia dell´VIII cerchio là dove dice:

Noi ci volgemmo ancor più a manca
con loro insieme, intenti al tristo pianto;
ma per lo peso quella gente stanca
venia sì pian, che noi eravan nuovi
di compagnia ad ogne mover d´anca.

Quindi gli ipocriti sono coloro che nascondono il torbido sotto un´apparenza dorata e condannati secondo le leggi del contrappasso (rapporto diretto fra colpa e pena) a camminare lentamente gravati da pesanti mantelli di piombo ricoperti all´esterno d´oro, con il cappuccio che ricade loro sugli occhi.
La vicenda é però emblematica di come il calcio anche nei dilettanti venga usato dalla politica. Si vede che le vicende a carattere nazionale hanno fatto scuola. Essere padrini politici di una società di calcio che ha un ricco settore giovanile, da sicuramente una rendita cospicua di voti

Bho!... misteri o intrighi politici, lontani da me!.... per cui veniamo a parlare della gara.

GRASSINA (modulo 4.4.2)
Mister DELVECCHIO con Senesi ancora assente per squalifica pregressa rispetto alla gara d´esordio vinta a Fiesole cambia i due esterni alti inserendo GELLI (88) al posto di Altomira e GIORNI al posto di Campolmi In porta TARCHI (88), il giovane guardiano é stato protagonista di tre belle parate su forti tiri da fuori, ha mostrato coraggio nelle uscite, ma in un paio di occasioni non ha trovato il cuoio. Per diventare un portiere da categoria ha bisogno di maggior massa muscolare; al centro della difesa molto bene ROSSI, l´ex Sestese é stato sempre puntuale su Bartoloni, al suo fianco SACCHINI, l´ex della Rondine ha sbagliato più di una volta i tempi nell´uscire dal bunker e buon per lui che prima Lazzerini alla fine del primo tempo e poi De Falco nella ripresa con interventi in spaccata hanno sbrogliato difficili situazioni; ai lati: a destra DE FALCO (87) buon colpitore, senza fronzoli che se l´é cavata discretamente sia con Giacomelli nel primo tempo che con Casini nel secondo tempo, a sinistra LAZZERINI (87) forse il migliore in campo, noto con piacere che la cura Rosadini gli ha fatto bene, sta diventando forte anche nella fase difensiva, bel duello con Mazzoni, a centrocampo BURDIGNON che partito benino é naufragato nella ripresa non trovando mai la posizione e BERTELLI G. che si é sacrificato ad interdire ed a fare pressing; esterno a destra GELLI (88), ha combinato poco, sostituito da ALTOMIRA (89) la musica è peggiorata, a sinistra GIORNI, l´ex biturgese ancora molto pesante é stato autore di qualche percussione che ha messo alla difesa del Lanciotto qualche lieve preoccupazione, nel corso della gara tale spinta si é molto affievolita fino a sparire del tutto nell´ultima mezzora, inoltre tende a stare tropo alto e accentrato; l´attacco é vissuto su CORTI, si é impegnato molto ma non é stato in grado di impensierire la difesa avversaria, l´altra punta TRAVERSARI (89) ha mostrato tutta la sua giovane età e non ha combinato nulla di buono, sostituito da MANFREDI al 15° della ripresa, con l´ex della Sarzanese le cose non sono affatto migliorate anche perché l´intera squadra era calata visibilmente. L´allenatore DELVECCHIO ha dato l´impressione di saper gestire il gruppo anche se da un punto di vista tecnico l´inserimento del nuovo acquisto Manfredi in un momento di chiara difficoltà, quando era il Lanciotto che stava facendo la gara ha creato ulteriori difficoltà al centrocampo. Meglio era togliere gli affaticati Corti, Gelli e Traversari ed inserire Manfredi, Campolmi (88) e Buti (89) lasciando l´assetto invariato. Un alternativa coraggiosa sarebbe stata la sostituzione di Bordignon spostando Sacchini a centrocampo ed inserendo Bardacci in difesa. caro Riccardo l´unico consiglio che ti posso dare lo devi ricavare da questa frase " pensa con i sensi, senti con la mente"
Onestamente di più il Grassina non poteva fare, per migliorare l´assetto sono indispensabili un uomo in attacco che sappia tener palla e far salire la squadra al fine di valorizzare il gran correre di Corti, un centrocampista di personalità, un centrale difensivo che può essere anche Sacchini a patto che detti bene i tempi ai compagni di reparto e che quando esce qualcosa chiappi e un 89 di valore. Però il mazzo di carte che il mister ha disponibile é quello che é, mancano i jolly e senza gli "omini dalla gambe gialle" é dura chiudere il "conchino".

LANCIOTTO (modulo 4.5.1 primo tempo; 4.4.2 secondo tempo)
La squadra é stata assemblata discretamente in quattro e quattr´otto. Si deve dare atto ai dirigenti di essersi mossi con rapidità e buona conoscenza della categoria; sono stati aiutati certamente dal loro compaesano "Maestro Beppe", ma é titolo di merito anche recepire i consigli di chi, con grande competenza,
ti può dare una mano disinteressatamente
In porta SALI poco impegnato é comunque apparso sicuro; al centro della difesa l´ex della Pianese
l´argentino Pablo SIMONI, gran signore, grandi piedi, personalità e sicurezza, molto forte anche di testa, un vero leader ad aiutarlo nel primo tempo RINALDI e molto meglio nella ripresa CERTINI; esterni difensivi due giovanissimi: a destra l´ex Sestese BIAGIONI (88) ed a sinistra l´ex Sangiovannese ULIVI (89) sostituito nel finale dal´ex Pistoiese GRAETZ (89), entrambi hanno ben impressionato, dal fisico minuto, hanno giocato d´anticipo creando anche ripartenze pericolose; a centrocampo il faro è rappresentato da GIORNALI l´anno scorso a Scandicci, tutto parte da lui, gioca piuttosto basso e cerca con i compagni di reparto un corto fraseggio al fine di far salire la squadra, tocca mille palloni, é stato ottimamente coadiuvato da CROCINI che sul piano dinamico ha pochi rivali e piuttosto male da CINTOLO anche lui ex dello Scandicci che sul centro-destra si é lasciato andare a falli ed a inutili nervosismi; il tridente d´attacco, era formato a destra dal piccoletto ex del Montemurlo MAZZONI a destra, il quale nel primo tempo si è prodigato oltre ogni limite per cui nella ripresa é calato, a sinistra GIACOMELLI che l´anno scorso ha giocato in Svizzera, il quale pur senza strafare é riuscito con due o tre iniziative a scodellare al centro alcuni invitanti palloni che BARTOLONI (88) ex Aglianese non ha saputo sfruttare, quest´ultimo ha combinato poco, per sorprendere le difese dell´eccellenza ci vuole ben altro. Mister ARGENTESI ha dimostrato di essere preparato, e con il materiale disponibile ha messo in grossa difficoltà il Grassina. E´ stato bravo nei nel secondo tempo ad effettuare i cambi, potenziando con Casini e Certini la sua formazione, ha provato a giocare con due punte centrali Bartoloni e Giacomelli e due esterni alti Mazzoni e Casini, non ha mai dato l´impressione di rischiare più di tanto. Ma per vincere in eccellenza non basta avere acume tattico, ci vogliono i giocatori che bombardino i portieri avversari, e questo per adesso Argentesi non ce l´ha.
In conclusione il Lanciotto ha destato migliore impressione del Grassina, ma non é andato, e difficilmente poteva andare oltre la divisione della posta, per vincere ci vuole chi fa goal. Si é visto chiaramente che se là d´avanti il diesse ROMEI trova un "pezzo" ci si possono levare delle belle soddisfazioni..... ma se aspettano Apricena.... Bona!!... Il Grassina, se consideriamo le condizioni in cui era un mese fa, ha fatto passi da gigante, ma i dirigenti devono aprire bene gli occhi, ci sono da fare riparazioni un po´ in tutti i reparti, se vogliamo fare un campionato tranquillo prima di Ceppo. devono porre mano al portafoglio.
Una parolaccia sull´arbitro DEL TUFO di Siena, poche gare l´anno scorso in eccellenza, di bassa statura, tarchiato, fisicamente brutto, ha diretto con piglio abbastanza autoritario, coraggioso nel fischiare falli in attacco, sempre difficili da rilevare; le sue valutazioni però sono apparse talora poco credibili. Scusate...., chiedo al TERZOMO un suo giudizio " La domenica, quello lì, é meglio che vada in punta alla torre di Mangia a guardare i´ panorama".

nel secondo tempo Haug: Calciocapace ha detto.

Fonte: dilettanticalcio.com