UFFICIALE: SALUTA L'ADDETTO STAMPA LORENZO TOPELLO

14-06-2022 19:45 -

UFFICIALE: Lorenzo Topello non sarà l'addetto stampa rossoverde nella prossima stagione.
Questa la lettera con cui ha salutato Grassina e il Grassina

"Premessa: ho scritto e cancellato questo post almeno venti volte.
Non ho mai amato Pavese. Poesia non esplosiva, prosa pesantuccia. Però una sua frase mi descrive dalla nascita: "Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta lì ad aspettarti".
Non ci sarò per un po'. E il mio paese me lo porterò dentro soprattutto nei giorni grigi e di nebbia.

A me Grassina e il Grassina Calcio hanno cambiato la vita, e non esagero. Nel giorno della promozione in Serie D vengono da me: "Ci fai da addetto stampa?". A vent'anni, con esperienza limitata e tutto da imparare, dico di sì. Meno male ho detto sì.
Mi piace pensare al lavoro (lo chiamano lavoro, per me continua ad essere come ricevere dei soldi per andare al Luna Park) come un continuo cerchio. Che a volte deve chiudersi: sono entrato festeggiando la vittoria di un campionato, quello di Eccellenza, me ne vado dopo aver festeggiato la straordinaria Vittoria degli Juniores promossi in Èlite.
Mi porto dietro una valigia piena di ricordi. Le sbornie in Serie D le racconterò a mio figlio. Gli racconterò che il mio paese ha vinto nel giro di un anno contro Grosseto, Lucchese e Siena. E che giocava davanti a mille persone, con una banda di pazzi sugli spalti a tifare incessantemente anche quando la squadra perdeva 6-0. Mi chiamavano da Roma, negli anni della Serie D, per chiedermi come facessimo ad avere tutto questo tifo. Mi veniva solo da sorridere: che ne sapete voi...

A mio figlio racconterò che il mio paese è arrivato a un passo dal Sogno e io ho avuto l'onore di scrivere ogni domenica delle imprese dei ragazzi. Di intervistarli, di regalare un momento di risata o di conforto. L'onore di spedire il Grassina direttamente su Sky Sport, quando con un post abbiamo scomodato Maurizio Sarri in diretta dopo una gara della Juve. Il Grassina e la Juve nella stessa frase.

A mio figlio racconterò di aver visto segnare nella stessa porta il Grassina e l'Inter del Triplete. Entrambe vincitrici all'Artemio Franchi di Siena, con lo stesso risultato. E poi venitemi a dire che non è il lavoro più bello del mondo.
Gli racconterò del bel rapporto col presidente Tommaso Zepponi, con Massimo Colucci e con Paolo Casini, con il signor Righi e con Morando. Delle telecronache con Claudio Pesci, un'emozione continua, un urlo nel microfono che mi ha fatto capire di aver scelto la strada giusta. Dei cori delle Brigate Rossoverdi, una curva che vale la Serie A a prescindere.

Me lo godrò il più possibile il mio paese, prima di lasciarlo la prossima stagione (ma solo per un po', credo).
A me la prosa di Pavese non piaceva, ma quando sento quella frase mi vengono i brividi, qualche luccicone e tanta nostalgia".

Fonte: ufficio stampa