IL RITORNO DI LORENZO STELLA: "DEBUTTO EMOZIONANTE"

07-12-2021 11:59 -

All’Inferno (due volte) e ritorno. Lorenzo Stella non giocava una partita ufficiale con la maglia del Grassina dal 26 settembre 2020: era la seconda giornata di Serie D e al Pazzagli il Montevarchi strapazzò i rossoverdi. Ma soprattutto ne uscì malconcio il terzino del Grassina, che in un doloroso contrasto sentì un crac al ginocchio sinistro. Era successo di nuovo. Quando il ginocchio salta, è difficile riprendersi. Pensate come dovrebbe affrontarla uno che ha visto il saltare il proprio ginocchio due volte in due anni.

Eppure Stella, classe ’97, veterano assoluto dei rossoverdi, non ha mollato. Lui il Grassina lo porta dentro da sette anni: c’era nel maggio 2015, quando i rossoverdi conquistarono la vittoria del campionato di Promozione. E’ stato uno dei pilastri su cui Innocenti ha costruito la sua macchina per vincere in Eccellenza, due anni e mezzo fa. E ha vissuto anche la Serie D, seppur pochissimo, visti i due infortuni a settembre 2019 e settembre 2020. Il pendolino di via Bykila gioca indifferentemente a destra e a sinistra; negli anni sono cambiati diversi allenatori, ma lui, il suo posto, ce l’ha sempre avuto.

Ecco perchè rivederlo in campo ieri contro la Fortis è sembrato finalmente il ritorno alla normalità. Lui che si riprende la fascia mancina e che per poco sfiora pure il gol del pari al 94′. Sarebbe stata una storia meravigliosa: “Sarebbe stato anche troppo bello. Era il primo pallone toccato e avrei esultato come un matto. Peccato per me e per la squadra: meritavamo almeno il pari, non certo il ko”.

Lore, che sensazioni hai provato al momento dell’ingresso in campo, al posto di Petrioli nel finale?

“Nonostante sia stato un rientro non felicissimo per via del risultato finale, ho provato tanta emozione. E’ stato un momento liberatorio: mi sono arrivate alla mente tutte le immagini del mio percorso di riabilitazione. Bisogna essere veramente forti per tornare dopo due infortuni gravi al ginocchio, posso garantirlo”.

In tanti smettono dopo un infortunio del genere. Tu ne hai avuti due ma hai lavorato duramente per tornare. Cosa ti ha spinto a farlo?

“Mi ha fatto andare avanti la passione per questo sport: nel calcio non si molla mai e spero di essere pronto per continuare a giocare anche dopo questi due infortuni. Si farà attenzione nei contrasti, lo so: dovrò metterci ancora più impegno per evitare ricadute, ma credo e spero di potercela fare. La cosa che mi è dispiaciuta maggiormente di questi due infortuni è che sono stati consecutivi. Avevo appena recuperato dal vecchio ko e mi sono immediatamente fatto male col Montevarchi, a inizio anno scorso”.

Il Grassina per ora gioca, ma non vince.

“Le prestazioni della squadra sono in crescendo. Il gioco migliora, ma non raccogliamo niente. Subiamo pochissimo e paghiamo le situazioni in cui l’avversario arriva davanti alla porta. E’ un brutto momento, dove sembra girarci tutto contro anche quando meriteremmo molto di più: ma sono sicuro che ci rialzeremo, perchè le gare della domenica mostrano che la squadra ha un’anima forte”.
Quale occasione migliore per rialzarsi, se non il derby con l’Antella?

“Il derby è una partita a sé. Per il paese, per noi e per la società è qualcosa di extra rispetto alla classifica. Abbiamo una possibilità di riscatto: le motivazioni non vanno create, ci sono già. E’ una partita sentita da sempre, deve segnare la svolta. Dobbiamo ingranare e meritare i tre punti e sono convinto che faremo una grande prestazione”.

Tu di derby te ne intendi, avendone giocati fin dai tempi della Promozione.

“Sì, e ricordo che anche in quegli anni si giocarono delle splendide partite. Per fortuna non abbiamo mai perso da quando vesto questa maglia, e questo è motivo d’orgoglio. Dobbiamo dimostrare a tutti l’importanza della partita e caricare positivamente i ragazzi: per il paese capita in un momento perfetto, c’è il mix giusto fra necessità di punti e voglia di imporsi nello scontro fra paesi”.

Domenica sei entrato al posto di Petrioli. Ti ricorda un po’ il primo Stella, con quella facilità di cross e quel dinamismo sulla fascia?

“Ha un calcio migliore del mio, sicuramente. E’ un ragazzo straordinario come ce ne sono tanti altri in squadra. Ha mostrato di avere ottime qualità sia in campo che fuori, per cui credo che potrà davvero vestire un ruolo importante col Grassina”.

A proposito di compagni di squadra, chi sta vivendo una situazione simile alla tua è Leo Torrini, che deve recuperare ancora dal lungo infortunio.

“Con Leo abbiamo un’affinità particolare legata anche da questa problematica degli infortuni al ginocchio. E’ un ragazzo d’oro, in cui la società crede. Lo sento spesso, è voglioso di recuperare e tornerà fortissimo”.


Fonte: ufficio stampa