Mister Innocenti: "Cercheremo di farci trovare pronti, ma è improbabile che il campionato riprenda"

04-05-2020 18:50 -

Premessa doverosa: qualunque sia l'esito del Consiglio Federale in programma per venerdì 8 maggio, ciò che il Grassina ha fatto nelle sue 26 giornate di Serie D non si potrà cancellare. Lo sa bene mister Matteo Innocenti: "Immaginiamo che il campionato si possa ritenere concluso qua. Siamo orgogliosi per ciò che abbiamo dimostrato sul campo e amareggiati per non aver saputo come sarebbe potuta andare a finire. Ieri a Ponsacco avremmo concluso la regular season".

E sicuramente avremmo festeggiato qualcosa: sicuramente la salvezza al ritorno in D, oltre a quella molto probabilmente i playoff, oppure chissà...
"Ci dispiace proprio per questo. Il sogno è rimasto strozzato proprio sul più bello, quando stavamo rendendo al massimo del nostro livello, ma purtroppo è andata così. Resta comunque la soddisfazione di essere stata la squadra rivelazione dell'anno e questo non potrà cancellarsi. Qualunque sia l'esito del Consiglio Federale, sicuramente non ne usciremo danneggiati: non siamo all'ultimo posto, ma non siamo neanche secondi e dunque non ci arrabbieremmo in caso di mancata promozione. Se poi si decidesse di riprendere a giocare, ci faremo trovare pronti, ma non vedo come ciò possa accadere, vista la situazione ancora grave".

Una delle ipotesi ventilate è anche quella di eventuali playoff fra le prime 4-5 del girone, da giocarsi in condizioni di sicurezza in estate.
"Credo non sia realistica. A noi non dispiacerebbe affatto, perchè ci permetterebbe di tornare in campo a lottare ancora contro le prime della classe, ma è un'ipotesi che dovrebbe tener conto di troppe incognite: quando si giocherebbe, a luglio? E come la metteremmo poi per la preparazione alla stagione successiva? No, credo che sia inevitabile chiudere qua la stagione, anche se la Federazione dovrà pensare ai verdetti di promozioni e retrocessioni: anche in questo caso qualsiasi soluzione lascerà qualcuno scontento, si dovranno fare i conti di sicuro con le proteste di società danneggiate. Mi auguro che i vertici abbiano la saggezza di scontentare meno persone possibile".

Quello che ha dato più fastidio nella gestione calcistica dell'emergenza è il fatto che al 4 maggio ancora non si sia presa una decisione definitiva almeno per i Dilettanti, cosa che è accaduta ad esempio in Francia.
"Assolutamente. Vedo che tutto il mondo calcistico cerca di prendere più tempo possibile per non assumersi la responsabilità della decisione, ma un verdetto va dato, buono o cattivo che sia. Tutti noi sappiamo che la Serie A rappresenta un punto di riferimento non solo per noi appassionati, ma anche e soprattutto per le casse dello Stato, però bisogna avere il coraggio di prendere una decisione definitiva: non ha senso aspettare ancora".

Anche perchè ormai tutto sembra convergere verso la chiusura.
"Ho sentito le dichiarazioni dello stesso presidente Sibilia che ha consigliato di pensare già al prossimo anno, quindi direi che anche lui si è arreso di fronte alla necessità di chiudere. Dispiace soprattutto per le perdite economiche delle aziende che supportano le società sportive toscane: sarà durissima per tante di loro iscriversi alla prossima stagione, anche a causa del mancato svolgimento degli eventi che da sempre costituiscono una fonte preziosa di guadagno per tante realtà della nostra zona, penso ad esempio alle sagre per le squadre del Mugello. Spero che tutte riescano a resistere, e soprattutto che la Federazione venga incontro alle loro inevitabili difficoltà economiche".

Tornando ai colori rossoverdi, il lavoro dei ragazzi prosegue individualmente.
"Sì, stanno lavorando molto bene nonostante le difficoltà e l'astinenza dal lavoro di gruppo in campo. Proseguiranno così anche per tutta la prossima settimana, poi valuteremo il da farsi anche in relazione a ciò che uscirà dal Consiglio Federale. Ci manca la normalità, l'allenamento durante la settimana, il profumo del campo: è dura, ma sappiamo di non poter fare altrimenti".

Nelle ultime trasmissioni dilettantistiche sei stato continuamente allontanato da Grassina: in parecchi ti considerano già destinato ad altri lidi per la prossima annata.
"Chiacchiere, solo chiacchiere. Ho un contratto col Grassina fino al 30 giugno e qualsiasi sia lo scenario, la società rossoverde sarà comunque la prima con cui parlerò: ho un rapporto trasparente con il presidente ed i dirigenti, per cui valuteremo i programmi per la prossima annata in serenità".

Diamo un verdetto secco per questo girone E. Il Grosseto sarà la squadra che salirà in C?
"A questo punto penso proprio di sì".




Fonte: ufficio stampa