In tribuna si soffre quasi come in campo. “Deve segnare Pietro. Voglio che faccia gol Pietro”: Tommaso Nuti, squalificato, è elettrizzato. La partita è spigolosa, equilibrata, nonostante il Grassina sia passato in vantaggio con Villagatti. Eppure Nuti è nervoso: “Deve segnare Pietro. Se lo merita”. E poi succede l’inevitabile: lancio di Torrini in profondità, Pietro (Bruni) rientra sul destro dopo averne saltati due e la mette sotto l’incrocio: 2-0, partita in ghiaccio. Nuti corre verso la recinzione, Pietro Bruni urla la sua gioia per il primo gol in Serie D, Grassina e il Grassina scoppiano nell’ennesimo abbraccio collettivo.
Questa è Grassina-Ponsacco, cronaca dell’ultimo impegno ufficiale dei rossoverdi nell’anno solare 2019, storia della terza vittoria consecutiva in Serie D e, soprattutto, testimonianza inconfutabile di ciò che vuol dire giocare al Pazzagli: zero sconfitte in casa in tutto il girone d’andata, un tifo che non abbassa mai il volume di un decibel, quinto posto in classifica a -3 dal terzo (!) e la sensazione generale che la squadra abbia un gioco che a tratti superi persino il calcio-spettacolo dello scorso anno in Eccellenza.
Mister Innocenti mescola le carte e si prende il merito di aver alternato praticamente tutti gli effettivi durante queste prime 17 giornate: dopo un mese abbondante di difesa a 3, torna a 4 dietro, ritrovando Villagatti dopo la squalifica. Per sostituire Nuti in mezzo opta per il rientro da titolare di Bigica, spostando Torrini al centro e completando il trio con il metronomo Degl’Innocenti. Davanti è BBB: Bellini-Baccini-Bruni. Il Ponsacco arriva al Pazzagli alla ricerca di punti salvezza dopo il pari interno con l’Aglianese: mister Pagliuca tiene inizialmente in panchina Djbrill, optando per Lenzi che accompagna le punte Aufiero e Noccioli in un 4-3-1-2 che vuole essere più che altro coperto per arginare il possesso grassinese.
Il Grassina, come accaduto più volte nelle ultime uscite, non parte fortissimo, ma studia con attenzione l’avversario: gli ospiti invece provano un paio di sortite con Noccioli (facile per Burzagli) e Marinai (alto). I rossoverdi mantengono alto il possesso e cercano progressivamente l’imbucata per Bellini e Bruni, prima di sbloccare il match su palla inattiva: Degl’Innocenti calcia una punizione molto profonda, trovando il colpo di testa di Villagatti che con una traiettoria beffarda inganna Fiaschi. Per il capitano del Grassina è la terza rete in campionato e vale l’1-0 con cui i ventidue in campo chiudono il primo tempo. Nella ripresa gli ospiti gettano nella mischia Djbrill al posto di Aufiero, ma stavolta l’avvio è tutto rossoverde: in apertura di frazione Torrini serve Bellini che spara in porta, trovando la respinta del portiere. Al 53’, poi, Nuti vede esaudito il suo desiderio: Bruni raccoglie la palla filtrante di Torrini, si smarca da due avversari e indovina il destro che va a morire all’incrocio. Un gol splendido, il punto esclamativo sul match, l’esplosione di gioia per centinaia di tifosi rossoverdi che ora vedono il traguardo più vicino. La mezz’ora finale mostra a tutti perché il Grassina è quinto in classifica: entra Calosi al posto di Bellini e partono triangolazioni, azioni in velocità e tunnel. Baccini, Torrini, Calosi stesso, Bruni: tutti partecipano in modo funzionale, senza presunzioni, soltanto con ricami che abbelliscono la manovra rossoverde e portano il Baccio al tiro (fuori di poco). Il Ponsacco si fa vedere solo con Ferrari, ma Burzagli mantiene la porta inviolata. Il Grassina diverte, si diverte e vince: tutti in piedi al fischio finale, quinto posto conservato, addirittura a -3 dal terzo posto occupato da Scandicci e Albalonga.
In 73 anni di storia, il Grassina non è mai stato così in alto. Forse è questa la frase migliore per esprimere il 2019 dei rossoverdi. Chapeau.