A tu per tu con...Baccini e Calosi, la coppia gol che non ti aspetti

31-10-2019 15:51 -

Contro l’Aglianese hanno fatto furore, prendendosi la scena; eppure in comune hanno ben poco, se è vero che sono divisi da ben sedici anni di età. Ma tant’è; gli uomini del momento in casa rossoverde sono inevitabilmente David Baccini e Giovanni Calosi. Una doppietta a testa, con tanto di assist ricambiati vicendevolmente, il nueve e il diez del Grassina si godono il loro magic moment. E noi li andiamo a conoscere meglio, nella nostra intervista doppia.
Il Baccio, classe 1985, è un pirata del calcio dilettantistico toscano. Con la maglia del Grassina ha realizzato 35 gol in poco più di due anni ed è uno dei punti di riferimento dello spogliatoio. “L’età avanza, ma spero ancora di essere un elemento utile alla causa” scherza. E a giudicare dalla doppietta contro l’Aglianese, qualcosa di buono riesce ancora a combinarlo…
Dopo un periodo in cui non stavi benissimo, torni titolare e segni una doppietta. Te lo aspettavi?
“Ci speravo tanto, anche se magari non mi aspettavo un impatto così devastante. Avevo molta voglia di giocare, sentivo di poter fare bene e da attaccante, ovviamente, metto sempre i gol al centro dei miei pensieri. Ho dedicato volentieri le due reti a Edoardo Marzierli che ha passato delle brutte settimane: è un ragazzo d’oro che ci farà comodo durante la stagione, come ha già dimostrato. Il gol è anche per lui”.
Il secondo gol è ormai un classico repertorio delle reti “alla Baccini”: sinistro a giro sotto l’incrocio e ci si abbraccia.
“Devo dire che mi è riuscito spesso, in effetti, ma si può sempre fare meglio: so che posso aumentare il cinismo sotto porta per segnare ancora di più”.
E in coppia con Calosi hai ribaltato la difesa avversaria.
“Abbiamo trovato una bella intesa, ma non ci sono segreti particolari: la verità è che è più semplice affiatarsi con chi sa giocare a calcio. Giovanni è fortissimo, quindi con lui è più facile giocare, così come il resto dei compagni d’attacco: siamo tutti molto forti e sono certo che il Grassina non avrà affatto problemi realizzativi quest’anno”.
La concorrenza in avanti sembra piuttosto folta.
“Questo è vero, ma la viviamo in maniera sana e serena. Non ci sono individualismi, il gruppo viene sempre prima. Domenica è toccato a me, spero che accada anche altre volte, ma se vado in panchina non faccio certo drammi”.
Hai avuto un periodo non facilissimo sul piano fisico. Come ti senti ora?
“Adesso ho recuperato completamente dall’infortunio che mi ha tenuto fuori per due settimane. L’età e qualche impegno di lavoro non aiutano, ma so di poter dare ancora molto per questa maglia. Credo che la voglia di giocare conti più di qualunque altra cosa, e ne ho da vendere”.
Pochi lo sanno, ma tu a San Donato ci hai giocato per qualche mese (stagione 2011-12, ndr). Che ricordo hai di quella parentesi?
“Non ho un grande ricordo: quell’anno il gruppo non c’era, io ebbi alcuni problemi di rendimento e quindi non lasciai il segno. Adesso ci troviamo di fronte però una realtà ben collaudata, un San Donato che vuole arrivare ai playoff e sicuramente ce la farà. Sarà una gara da preparare con la massima attenzione: se non dai il massimo contro squadre come quella esci sempre sconfitto”.
Dove può arrivare questo Grassina?
“Abbiamo tutti i mezzi per salvarci, ma voglio dire un’altra cosa; in questo gruppo ci sono tanti compagni di squadra che hanno qualità per arrivare anche più in alto della Serie D. Per questo dico che, se saremo bravi a lavorare con la giusta applicazione, la salvezza sarà soltanto un punto di partenza per qualcosa di più grande”.

Giovanni Calosi è un tipo silenzioso. Diciotto anni compiuti ad aprile, fuori dal campo non è troppo appariscente, ma con la maglia rossoverde addosso si trasforma e diventa letale. Attaccante in prestito dal Prato, contro l’Aglianese ha spaccato in due la gara festeggiando le prime reti in Serie D (in Coppa Italia aveva già purgato la Lucchese). E ora non vuole più fermarsi: “Domenica ho provato emozioni forti: il primo gol non si scorda mai, e se nella stessa gara si trova addirittura la doppietta personale, beh, è davvero una giornata da incorniciare”.
Con Baccini sembravate una coppia-gol già navigata.
“Baccio è un attaccante pazzesco, ha esperienza infinita e qualità tecniche fuori dal normale. Mi ha colpito il fatto che lui non mi rimproveri mai, perché vuole incitarmi a migliorare. È un piacere e un onore avere a che fare con giocatori come lui, come del resto tutto l’attacco del Grassina: siamo tanti, ma siamo tutti estremamente bravi”.
I tre punti con l’Aglianese ci volevano proprio.
“Ci mancavano da troppo tempo. Eravamo reduci da gare difficili, in cui abbiamo perso punti in maniera sfortunata e con qualche errore di troppo. Ora abbiamo ripreso fiducia grazie a due risultati positivi e siamo pronti per affrontare una squadra estremamente attrezzata come il San Donato”.
Ti sei integrato bene, eppure sei arrivato solo pochi mesi fa. Come ti stai trovando a Grassina?
“Era difficile immaginare un’accoglienza migliore. Tutti i ragazzi si sono approcciati bene da subito con me, ed è stato tutto più facile. Conoscevo solo alcuni giovani del 2001, ma sono stati tutti disponibili e mi hanno accolto bene. Lo spogliatoio è davvero sereno”.
Come ti è sembrato il campionato di Serie D per ora?
“Avevo fatto solo un paio di presenze a Prato l’anno scorso, per cui lo avevo assaggiato poco. Le squadre che ho visto mi hanno colpito, così come alcuni giocatori che sembrano davvero di categoria superiore. Penso a Rosati dell’Aglianese, ma anche a Brega e Grifoni del Gavorrano che si sono dimostrati fortissimi. La qualità è alta, eppure noi siamo lì, perché anche se sulla carta magari partiamo sfavoriti, non sfiguriamo: stiamo dimostrando di poterci stare ampiamente, in questo campionato".
Molti ti chiamano “il piccolo Neymar”. Lo senti come un modello?
“Per me è un grande calciatore, uno dei miei idoli. Mi ci rivedo, vorrei assomigliargli sul piano tecnico: è un sogno che porto da bambino, come Ronaldinho o Messi. Ma sono obiettivo e riconosco che si tratti di esempi irraggiungibili, giocatori che fanno innamorare del calcio qualsiasi bambino”.
Ti sei fissato un obiettivo minimo di gol?
“Vorrei provare a raggiungere i dieci gol e spero di arrivarci il più vicino possibile. L’obiettivo collettivo però viene prima di quello personale; devo anteporre la salvezza della squadra, e poi pensare ai gol”.
E’ vero che siamo ad inizio stagione, ma ti piacerebbe fermarti a Grassina per più di un anno?
“Ovviamente dipendo dalle volontà del Prato che detiene il mio cartellino, ma per ora Grassina mi ha fatto una grandissima impressione, sia come ambiente che come tifo. Ecco, vorrei spendere una parola di elogio per la nostra spettacolare curva: sono tifosi speciali, che non ci abbandonano mai come hanno dimostrato anche dopo il difficile match di Scandicci. Quando urliamo di gioia insieme a loro è tutto più bello”.

Lorenzo Topello- ufficio stampa


Fonte: ufficio stampa