Entrare nella storia, l'abbiamo fatto nel modo giusto. Già, perchè se ottieni la tua prima vittoria in Serie D dopo oltre vent'anni e lo fai espugnando il campo della capolista, probabilmente si tratta di una di quelle giornate da incorniciare per sempre. Monterosi-Grassina è una storia di sofferenza, tenacia e, in un certo senso, di "rivincita". Si erano dette tante cose sul precedente pareggio rossoverde col Bastia e sul poco cinismo dei ragazzi di Innocenti: ecco che allora, a Monterosi, il Grassina segna al primo tiro nello specchio, grazie alla bomba da fuori del mai domo Leo Torrini. Un gol che vale tre punti, che supera gli assalti dei laziali- qualitativamente dotati, forse meno incisivi rispetto alle precedenti uscite- e che esalta le scelte tecniche di mister Innocenti, che non si è accontentato di portare a casa il pari, ma, una volta accertata la superiorità numerica per l'espulsione del biancorosso Petti, ha provato a vincerla. E ci è riuscito.
Ma andiamo con ordine, per dovere di cronaca. Il primo tempo presenta uno sterile possesso laziale, con il Monterosi che si vede annullare un gol per fuorigioco verso la mezz'ora e i rossoverdi che si fanno vedere solo con un tentativo da fuori di Bellini (alto): una prima frazione contratta, caratterizzata dallo studio reciproco. Nella ripresa i padroni di casa alzano pericolosamente i giri del motore con Roberti che prima colpisce un palo (53') e poi mette fuori di poco (56'). Ma le sliding doors del match devono ancora arrivare. Minuto sessantuno: Petti (già ammonito) mette giù Bigica con un fallo tattico e si guadagna il secondo giallo. Il Grassina, ritrovatosi in superiorità numerica, prova a vincere: Innocenti inserisce Benvenuti e Leporatti per spingere con più vigore, e ha ragione lui. Al 64' un cross lungo dalla sinistra viene addomesticato da Marzierli che favorisce l'inserimento di Torrini: tiro di prima, palla che finisce al sette, esultanza sfrenata sotto lo spicchio rossoverde. Da qua comincia un'altra gara: il Monterosi, ferito, alza la pressione e inserisce altre due punte, ma l'unico tiro realmente pericoloso (che porta ancora la firma di Roberti) viene respinto da un Burzagli perfetto. Triplice fischio, gioia rossoverde: vittoria che sa di compattezza e forza di volontà. Quattro punti in tre gare: adesso i conti tornano.