CALCIOCAPACE DOCET... (Ai margini di un articolo pubblicato su dilettanticalcio.com..)

19-05-2014 10:42 -

APPENDICE
Tema Stringente - Il FIGLIO DEL PRESIDENTE O ASSIMILATI - Con la progressiva perdita del volontariato e delle sponsorizzazioni, si é andata formando una nuova classe dirigente ai vertici delle società, non più espressione del Paese ma formata di individui ambiziosi e amaliatori provenienti da ogni dove, forieri di sponsorao, maghi della fatturazione oppure ammanicati con le amministrazioni comunali per scambi di favori incommentabili ma non sono rari anche i casi di papy intenzionati a fare il possibile e l´impossibile per favorire l´affermazione dei figli bipedi anche se non valgono la categoria ....fra tutte le suddette macchinazioni quest´ultima anche se non tocca nessun illecito giuridico é sicuramente la più abietta dal punto di vista morale. Secondo Voi è meglio, se proprio non se ne può fare a meno, che il figlio del presidente faccia il giocatore, il diesse o l´allenatore? Vi spiego...
1° stadio figlio di papy giocatore: Rido come un matto quando leggo che il mister paga la testardaggine nell´impiego del goleador troppo a ridosso del centrocampo, il non gioco di alcune partite o quant´altro, il vero problema è sempre lo scarso utilizzo del figlio-bipede, che come ben sapete, difficilmente troverebbe spazio per merito.
2° stadio figlio di papy diesse: Rido come un matto allorché visti gli insuccessi da giocatore il papy presidente lo trasforma in figlio-diesse e lo fa figurare come tale anche se a gestire il tutto é immancabilmente un´altra persona.
3° stadio figlio di papy allenatore: Rido come un matto quando il papy gioca l´ultima carta per il proprio figlio e lo promuove figlio-allenatore ...e qui casca l´asino ...siccome saranno pure pochi gli spettatori che soggiornano alla domenica sugli spalti ma la bocca non gliela chiudi e se s´incorre in una serie di sconfitte apriti cielo, spalancati terra si botica contro il mister chiunque esso sia .... qui avviene il patatrac: il papy-presidente notoriamente permaloso non accetta la contestazione e dice al figlio-allenatore: questa gente non ci merita andiamocene ...e fu così il paese riassaporò la liberta.